Giustizia è fatta!
Epilogo vittorioso e definitivo di una vicenda legale che vedeva coinvolto un fedele di Scientology tedesco.
Il Tribunale Amministrativo d’Appello ha riconosciuto che la Chiesa di Scientology non promuove iniziative anticostituzionali e che gli Scientologist rispettano le leggi del paese.
Lo Stato di Baden-Württemberg perde in tribunale contro un fedele di Scientology
L‘appartenenza a Scientology non promuove iniziative anticostituzionali. Gli scientologist rispettano la legge.
Fonte: EUTODAY.NET – 16 aprile 2021
La Corte di Appello Amministrativa del Baden-Württemberg ha respinto il ricorso presentato dallo Stato avverso una sentenza positiva del Tribunale Amministrativo di Stoccarda che aveva dato ragione a un fedele di Scientology.
Le affermazioni del titolo di cui sopra derivano da due sentenze del tribunale del Baden-Württemberg: una sentenza del Tribunale Amministrativo di Stoccarda del 02.06.2020 (fascicolo n. 3 K 6690/19) e una recente sentenza del Tribunale Amministrativo Statale d’Appello per il Baden-Württemberg del 04.03.2021 (fascicolo n. VGH 8 S 1886/20) che aveva rigettato l’istanza dello Stato di accogliere la loro richiesta di autorizzazione a procedere in appello.
Lo Stato, rappresentato dall’Agenzia Statale per la Sicurezza del Traffico Aereo, aveva ricevuto una segnalazione dall’Ufficio Statale per la Protezione della Costituzione sull’appartenenza a Scientology del ricorrente. In seguito a ciò, l’agenzia aveva giudicato il fedele di Scientology “inaffidabile”, basandosi esclusivamente sulla sua appartenenza religiosa di lunga data, insinuando che a causa della sua affiliazione avrebbe perseguito scopi illegittimi. Di conseguenza, nonostante la sua condotta ineccepibile, gli era stato proibito di entrare nelle aree di sicurezza di qualsiasi aeroporto tedesco. L’esercizio della sua professione nelle sue attività specialistiche relative agli aeroporti come ingegnere elettrico, era diventato di fatto impossibile, anche se, grazie alle sue competenze professionali, aveva contribuito responsabilmente alla sicurezza degli aeroporti in Germania e in Europa per decenni.
Facendo riferimento alla giurisprudenza della Suprema Corte Amministrativa sulla Sicurezza del Traffico Aereo, il Tribunale Amministrativo di prima istanza di Stoccarda aveva già confermato quanto segue nei suoi confronti: “Non c’è evidenza che il comportamento del ricorrente fosse diretto in qualche modo all’uso della violenza o che il risultato del suo comportamento fosse diretto … a danneggiare materialmente la protezione dell’ordine fondamentale libero e democratico, l’esistenza e la sicurezza della Federazione e degli Stati.”
Il querelante aveva dimostrato in modo convincente alla Corte che – proprio come per qualsiasi altro fedele di Scientology – la sua appartenenza a Scientology riguardava esclusivamente il suo progresso spirituale come essere umano. Il Tribunale Amministrativo di Stoccarda aveva quindi concluso che dalla sua appartenenza a Scientology “non è evidente alcun indicatore fattuale che il querelante persegua o sostenga o abbia perseguito o sostenuto qualsiasi iniziativa anticostituzionale ai sensi … della legge Federale sull’Ufficio per la Protezione della Costituzione negli ultimi dieci anni”.
Che la Chiesa di Scientology e i suoi membri rispettino i principi fondamentali della liberal-democrazia come protetti dalla legge di cui sopra, non solo deriva dagli obblighi legali contenuti negli statuti associativi della Chiesa, ma anche, tra l’altro, dall’impegno mondiale della Chiesa e dei suoi membri a favore dei diritti umani, come dimostrato chiaramente negli ultimi decenni.
La Corte d’Appello Amministrativa dello Stato ha ora confermato la sentenza di cui sopra come definitiva. L’insinuazione generica nell’appello dell’agenzia che il ricorrente, a causa della sua appartenenza a Scientology, “non sarebbe sempre disposto a rispettare l’ordine pubblico” è stata giustamente respinta dalla Corte d’Appello con le seguenti parole: “Che questo si possa presumere in generale per i membri di Scientology, non è evidente”. Come richiesto dalla Chiesa di Scientology a tutti i suoi membri, il querelante aveva sempre rispettato la legge, come risulta evidente dalla sua impeccabile condotta. La Corte d’Appello è anche giunta alla stessa conclusione del tribunale di prima istanza per quanto riguarda la seconda assurda insinuazione dell’agenzia contro il querelante e la Chiesa, affermando che esisteva una “volontà di usare la violenza”. La Corte d’Appello ha anche chiarito questo punto affermando che non c’è “nulla di evidente” in tal senso, “né per il ricorrente stesso né per l’Organizzazione di Scientology”.
Eric Roux, Vice Presidente dell’Ufficio Europeo della Chiesa di Scientology per gli Affari Pubblici e i Diritti Umani, ha commentato: “Le conclusioni del tribunale di cui sopra hanno giustamente confermato che la Chiesa e i suoi membri rispettano la legge. Dimostrano che le passate gogne discriminatorie contro la Chiesa e i suoi membri in Germania da parte di alcune agenzie di sicurezza statali non sono altro che palesi violazioni dei diritti umani. È giunto il momento che tali agenzie vengano vincolate al rispetto delle norme internazionali sui diritti umani, come previsto dalle garanzie dei trattati internazionali dell’ONU, dell’OSCE e della Convenzione Europea sui Diritti Umani, in modo che agiscano per proteggere ciò per cui sono state istituite e non per trasformare in un groviera i principi dei diritti umani che erano intese a proteggere in primo luogo”.